La questione del valore delle predizioni ha una lunga tradizione nella filosofia della scienza. Già i Gesuiti del Collegio Romano, per esempio, vagliavano i differenti “sistemi del mondo” ricorrendo al criterio che con l’uno o l’altro di essi non solo si possono spiegare tutti i fatti noti, ma anche predire i fenomeni futuri. Secondo Leibniz [1678], “la più grande garanzia che si possa dare di un’ipotesi è che con il suo aiuto si riescono a fare predizioni anche intorno a fenomeni o esperimenti non previsti”.